Quali sono i tipi di muffa in casa e quanto sono pericolosi?

tipi di umidità macchie verdi

 

Ritrovarsi con la muffa in casa non è certo un’eventualità remota, anzi è un problema molto diffuso. Eppure, esistono diversi tipi di muffa ciascuno dei quali ha il suo carico specifico di rischi. Alcuni sono quasi innocui, almeno sul piano sanitario, altri sono decisamente dannosi.

 

In questa guida affrontiamo le conseguenze nefaste di questa situazione, presentando le varie tipologie e fornendo di ciascuna informazioni sull’aspetto, il grado di pericolosità e i metodi di intervento.

 

Muffa in casa: un problema da risolvere

 

La muffa in casa, a prescindere dalle tipologie e dal rischio sanitario (che è molto variabile), pone in essere conseguenze negative. Ecco le principali:

 

  • Peggioramento dell’esperienza residenziale: la presenza di muffa in casa causa un significativo peggioramento della qualità di vita. Le superfici danneggiate dalla muffa, che includono muri, mobili e tessuti, diventano inestetiche e possono emanare un odore sgradevole persistente. Questo ambiente malsano influisce negativamente sul comfort e sul benessere quotidiano degli occupanti.

 

  • Riduzione del valore dell’immobile: gli acquirenti potenziali sono generalmente scoraggiati dalla presenza di muffa, poiché la percepiscono come un segnale di manutenzione inadeguata e di problemi strutturali nascosti. D’altronde, i costi di riparazione e bonifica necessari per rimediare ai danni causati dalla muffa possono essere elevati, riducendo ulteriormente il ritorno economico dell’investimento.

 

  • Perdita di tempo: la gestione della muffa richiede tempo. Le procedure di pulizia e prevenzione devono essere ripetute regolarmente per evitare che la muffa ritorni. Ciò comprende l’applicazione di soluzioni antimuffa, il miglioramento della ventilazione e, in casi estremi, la sostituzione di materiali danneggiati. Il tempo impiegato per queste attività sottrae risorse preziose che potrebbero essere utilizzate per altre attività domestiche o professionali, aumentando lo stress e la frustrazione degli occupanti.

 

Muffa verde in casa: la più innocua

 

Come già anticipato, esistono svariate tipologie di muffa. Per lo più, queste possono essere riconosciute dal colore. Iniziamo col trattare il tipo di muffa più comune: la muffa verde.

 

Per fortuna, è la meno pericolosa in assoluto. Allo stesso tempo, rischi significativi. Sul piano strutturale, può danneggiare le superfici su cui cresce, compromettendo l’integrità dei materiali come legno e intonaco. Questo danno può portare a costose riparazioni e a un ambiente domestico deteriorato.

 

Sul piano sanitario, l’esposizione alla muffa verde può causare problemi respiratori, specialmente nelle persone con allergie, asma o altre condizioni respiratorie preesistenti. I sintomi possono comprendere irritazione agli occhi, alla pelle e alle vie respiratorie, tosse e congestione nasale. In alcuni casi, l’esposizione prolungata può aggravare queste condizioni, rendendo necessario un intervento medico.

 

Per prevenire la formazione di muffa verde, è essenziale mantenere un livello di umidità adeguato e garantire una buona ventilazione degli ambienti. Inoltre, è utile pulire regolarmente le superfici e intervenire prontamente in caso di perdite d’acqua o infiltrazioni.

 

I tipi di muffa più pericolosa (grigia, gialla, viola)

 

Parliamo ora dei tipi di muffa più pericolosi, che si caratterizzano per la coloritura insolita.

 

  • Muffa marrone-grigia: questa muffa si forma principalmente su materiali organici come legno, carta e tessuti. Si sviluppa in ambienti con un livello di umidità relativa superiore al 60%, specialmente in luoghi scarsamente ventilati e con una temperatura moderata. La muffa marrone può causare problemi respiratori, allergie e irritazioni agli occhi e alla pelle anche negli individui non predisposti.

 

  • Muffa gialla: questo tipo di muffa si forma comunemente su materiali organici come alimenti, legno e tessuti. Si sviluppa in ambienti con un livello di umidità relativa superiore al 70%, in particolare in aree con scarsa ventilazione e luce solare limitata. La muffa gialla è particolarmente pericolosa per la salute poiché può produrre micotossine, sostanze tossiche che possono causare gravi problemi respiratori, danni al fegato e ai reni, nonché effetti immunosoppressivi. Le persone esposte a questa muffa possono sperimentare sintomi come tosse, mal di testa, affaticamento e irritazioni cutanee.

 

  • Murra viola-rosa: si forma su materiali organici come e tessuti. Si sviluppa in ambienti con un livello di umidità relativa superiore al 75%, specialmente in luoghi bui e umidi come scantinati, soffitte e stanze mal ventilate. La muffa viola è nota per essere altamente allergenica, provocando sintomi come starnuti, congestione nasale, prurito agli occhi e irritazioni cutanee.

 

Quando rivolgersi a uno specialista

 

È bene rivolgersi sempre a uno specialista, quando si nota della muffa in casa. Infatti, anche i tipi di muffa più innocui, causa comunque problemi sanitari (per non parlare di quelli economici).

 

Come risolvere il problema della muffa? Nell’immediato, è necessario raschiarla via dai muri e, se del caso, procedere con una nuova intonacatura. Il tutto, ovviamente, indossando i necessari dispositivi di protezione individuale.

 

In ogni caso, è bene intervenire a monte, sulle cause. Queste vanno rintracciate in una cattiva areazione, nella presenza di ponti termici, nella scarsa capacità dell’edificio di proteggere dalle infiltrazioni di acqua, nell’eventuale rottura di tubatura.

 

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