Demolire casa è un intervento gravoso ma spesso necessario: per costruire un’abitazione ex novo o, perché no, liberare un terreno in vista di una nuova destinazione d’uso. È anche un intervento poco frequente, dunque è logico che vi sia incertezza sui costi.
Questa guida nasce proprio per fornire una panoramica delle cifre in ballo e per spiegare come, attraverso i preventivi, sia possibile ridurle in maniera sensibile.
Quando demolire una casa?
La prima domanda da porsi è: quando procedere con la demolizione? Si tratta di una domanda doverosa, vista la gravità dell’intervento e la portata dei suoi effetti. Ecco gli scenari più comuni.
- Danni strutturali irreparabili: se la casa presenta danni alla struttura portante, come fondamenta compromesse o gravi problemi di stabilità, è spesso più conveniente demolirla completamente e procedere con una ricostruzione.
- Obsolescenza edilizia: quando un immobile è troppo vecchio e non rispetta più le norme edilizie o energetiche moderne, demolirlo e costruire da zero può risultare la soluzione migliore per ottenere un edificio efficiente e sicuro.
- Cambio d’uso del terreno: se la destinazione d’uso del terreno cambia, per esempio da residenziale a commerciale, può essere necessario demolire la casa per costruire una struttura adatta alle nuove esigenze.
Cosa si intende per demolizioni parziali?
Oltre alla demolizione casa propriamente detto vi è tutta una serie di demolizioni parziali che possono rendersi necessarie. Nella maggior parte dei casi, si preferisce parlare di rimozione. La portata è dunque minore ma rimane significativa. Ecco qualche esempio:
- Rimozione del pavimento: necessaria quando il pavimento è danneggiato o obsoleto e richiede una sostituzione completa per motivi estetici o funzionali, come l’installazione di nuovi impianti.
- Rimozione di una parete interna: questa operazione si realizza allo scopo creare spazi più ampi oppure veri e propri open space, eliminando pareti che non sono portanti e migliorando la disposizione degli ambienti.
- Rimozione di una parete portante: soluzione gravosa, che si effettua solo dopo aver studiato attentamente la struttura dell’edificio. Lo scopo è l’ampliamento degli spazi interni, con conseguente rinforzo della struttura con travi in acciaio o cemento armato per garantire la stabilità dell’intero edificio e prevenire cedimenti.
- Rimozione di elementi in cartongesso: il cartongesso può essere rimosso quando è danneggiato da umidità, muffa o per facilitare interventi sugli impianti elettrici o idraulici nascosti dietro di esso.
- Rimozione del tetto: questa soluzione è necessaria quando ci sono infiltrazioni d’acqua, gravi danni strutturali o per migliorare l’isolamento termico ed energetico. Si esegue anche per sopraelevare l’edificio o sostituire materiali obsoleti, come tegole rotte, e adattare il tetto alle nuove normative edilizie o estetiche del progetto di ristrutturazione.
- Rimozione rivestimenti: i rivestimenti vengono eliminati per rinnovare l’aspetto estetico della casa, il ché spesso comporta la sostituzione di vecchie piastrelle o materiali usurati con soluzioni più moderne e funzionali.
Quanto costa demolire una casa?
I costi della demolizione possono essere ingenti, anche perché l’intervento è complesso, soprattutto se realizzato (come doveroso) in tutta sicurezza. Ecco un prospetto.
Tabella dei prezzi per opere di demolizione
Prestazione | Costo in € |
Demolizione casa totale | 5-30 al mq |
Rimozione pavimento | 8-15 al mq |
Rimozione parete interna | 10-30 al mq |
Rimozione parete in cartongesso | 10-15 al mq |
Rimozione rivestimenti | 8-15 al mq |
Quali fattori incidono sul costo di demolizione della casa?
Considerando che la cubatura di una casa media e indipendente supera spesso i 500 metri cubi, si può bene immaginare quanto gravi la spesa per la sua demolizione totale. Il range è comunque ampio. Ciò è dovuto ai tanti fattori in gioco:
- Quantità di elementi strutturali: la presenza di più muri portanti, pilastri, travi e solette aumenta il tempo e il costo della demolizione, poiché richiede un maggiore impiego di attrezzature e personale specializzato.
- Politica dell’impresa edile circa lo smaltimento delle macerie: alcune imprese offrono il servizio di smaltimento delle macerie incluso nel preventivo, mentre altre lo considerano un costo extra. Questa variabile può influire significativamente sul costo finale dell’intervento.
- Spessore delle pareti: pareti più spesse richiedono attrezzature più potenti e tempi di demolizione più lunghi, incidendo sui costi. Inoltre, lo spessore determina anche la quantità di macerie da smaltire, aumentando le spese nel loro complesso.
Che permessi servono per demolire?
Alla demolizione segue spesso la ricostruzione. In questo caso, il permesso da ottenere è il Permesso di Costruire, che è il più gravoso in assoluto. Costa svariate migliaia di euro, è vincolato al parere esplicito dell’ente, richiede una documentazione piuttosto fissa.
E per quanto concerne le demolizioni parziali? In questo caso, è necessario discernere tra i vari interventi. Gli scenari sono comunque tre e richiedono titoli abilitativi diversi:
- Edilizia libera: nella fattispecie, non è necessario alcun permesso. Il riferimento, in ambito demolizioni, è agli interventi che gravano solo sulle finiture (es. pavimenti, rivestimenti).
- CILA, Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata: permesso leggero, che riguarda gli interventi che gravano solo sulla planimetria e “risparmiano” gli elementi strutturali. Nel caso specifico, la rimozione delle pareti interne e delle pareti in cartongesso. Non è vincolato al parere dell’ente e costa 800-1000 euro, comprensivi di parcella del tecnico.
- SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attività: permesso intermedio, che riguarda gli interventi strutturali. In questo caso, la demolizione delle pareti portanti. Costa 2-3mila euro e non richiede parere esplicito dell’ente, almeno per l’inizio dei lavori.
Una questione da non sottovalutare: come smaltire le macerie?
Quando si demolisce una casa, o anche quando si rimuovono elementi più o meno imponenti, c’è un problema collaterale da affrontare: lo smaltimento delle macerie. D’altronde, come abbiamo visto, impatta anche sui costi finali.
L’impresa può farsi carico dello smaltimento delle macerie, integrandolo nel preventivo. In quel caso, il problema è risolto.
Nei restanti casi, il committente deve fare riferimento al Decreto Inerti, che è entrato in vigore il 26 settembre 2024.
Questo decreto, in particolare, assegna al produttore di aggregati, ovvero di macerie, una specifica responsabilità. Ovvero, quella di inviare una dichiarazione di conformità e di seguire procedure particolari per il prelievo e la conservazione dei campioni di macerie.
Lo scopo è favorire la riutilizzabilità delle macerie, e quindi di spingere verso un’economia il più possibile circolare.
In questa prospettiva, assumono una importanza significativa gli allegati del decreto, i quali definiscono gli scopi da assegnare a ciascun rifiuto (mediante tabella) e alcuni dirimenti parametri di classificazione.
Demolizione casa: le agevolazioni fiscali
La buona notizia è che i costi possono essere abbattuti mediante l’accesso e il godimento delle agevolazioni fiscali. Ce ne sono di diverse tipologie, ciascuna facente riferimento a una classe di interventi e corrispondente a una diversa aliquota.
Per esempio, il bonus per le ristrutturazioni sic et simpliciter permette di recuperare il 50% della spesa; il bonus per gli interventi di efficientamento energetico consente di recuperare fino al 65%; quello relativo agli interventi di consolidamento fino all’85% e via discorrendo.
Il meccanismo, comunque, è sempre lo stesso: il committente fa realizzare i lavori e, se rispetta i requisiti, può trasformare la spesa da recuperare in credito IRPEF, da godere in quote della medesima entità, anno dopo anno.
A chi chiedere per demolire la casa?
Ma c’è un altro modo, per giunta più semplice, per ridurre i costi: utilizzare con saggezza i preventivi. Si tratta di ottenere preventivi omogenei e in buon numero (quello perfetto è tra due e quattro), confrontarli e individuare la soluzione più conveniente.
La richiesta non dovrebbe essere effettuata manualmente, bussando alla porta di una impresa dopo l’altra: sarebbe troppo faticoso e richiederebbe troppo tempo. Piuttosto, è utile fare riferimento ai tool di richiesta preventivi, come il servizio gratuito di Ristrutturare-Casa che offre ipotesi di costo a stretto giro e in una forma che facilita l’analisi.
Vuoi demolire casa, magari per ricostruirla? Chiedi subito i preventivi e ottieni il massimo risparmio possibile.